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ERP italiano: perché è la scelta giusta

Un ERP italiano, inteso come soluzione di gestione aziendale sviluppata in Italia per l'impresa italiana, rappresenta una scelta molto interessante per le PMI 4.0. Un software gestionale Made in Italy, proposto da fornitori di tecnologia con oltre dieci anni di esperienza specifica, offre importanti garanzie di 'complicità' con l'attività specifica delle PMI nazionali. Una 'complicità' che assume l'aspetto più autorevole della compliance nel momento in cui si tratta di dover aderire obbligatoriamente a normative e disposizioni formali. Ma è sul rapporto di 'complicità' tra cliente e fornitore ERP che vorremmo insistere per poter affermare che un ERP italiano per una PMI italiana è la soluzione più indicata.


L'ERP italiano a supporto della Digital Servitization

La Digital Servitization è un concetto antico, i primi a parlarne furono Sandra Vandermerwe e Juan Rada nel 1988. La Servitization nell'Industria 4.0 assume un significato importante perché significa che ogni prodotto fisico o immateriale è un 'sistema' complesso che può cambiare. Nella Servitization digitale la possibilità di variare le caratteristiche del prodotto - aggiungendo, cambiando o sostituendo funzionalità - è molto più ampia e veloce. Al mutare delle condizioni (del mercato, dei fornitori, dei canali distributivi, ecc.) o al mutare delle conoscenze e delle competenze, con la Digital Servitization si riconfigurano le attività o le relazioni per mantenere il vantaggio competitivo. Studi recenti statunitensi indicano che molte medie imprese nel corso degli ultimi 5 anni sono passate da un'offerta di prodotti fisici a una offerta prevalentemente di servizi.


L'ERP italiano dialoga meglio anche con se stesso

Questo per dire cosa, rispetto a un discorso sull'ERP italiano? Per dire che per poter cogliere le opportunità della Digital Servitization è indispensabile una gestione aziendale digital-driven massiccia e coerente. Massiccia perché su tutte le singole aree di una PMI devono essere implementati moduli di ERP che facciano il loro lavoro di analisi. Coerente perché ovviamente questi moduli ERP devono dialogare tra loro. Inoltre, moduli ERP verticali (per esempio per la produzione, l'amministrazione, i cicli attivi e passivi, la logistica, al supply chain o il magazzino) consentono all'azienda di attivare soluzioni gestionali intelligenti a seconda delle mutate esigenze, sulla base dei flussi di dati e report sviluppati dalle soluzioni ERP aziendali.


La compliance garantita con un ERP italiano

A cascata arriviamo al dunque. Una PMI italiana che sceglie un ERP italiano ha un primo beneficio. L'interfaccia è studiata da sviluppatori italiani che quindi sanno come adattarla e renderla totalmente fruibile. È vero che soluzioni internazionali sono ben localizzate, ma è anche vero che le 'abitudini' nella fruizione del digitale e dei Dati (visualizzazione grafica e report per esempio) sono molto 'campanilistiche', proprio per 'abitudini' diverse.

Il secondo principale beneficio dell'indirizzarsi su un ERP italiano interessa non tanto la complicità (che si ha tra 'fattori umani') quanto la compliance normativa. C'è sempre fermento da questo punto di vista, perché gli ambiti sottoposti a disposizioni sempre più stringenti sono parecchi, praticamente uno per ciascun modulo ERP verticale: fiscale, tributario, amministrativo, per la sicurezza, per la privacy, per la salvaguardia degli operatori, quella ambientale, quella strutturale, il controllo della produzione, i trasporti e mille altri ambiti che coinvolgono la Digital Transformation della PMI.


Più facile integrare i processi con un ERP italiano

Uno sviluppatore di ERP italiano è sempre aggiornato rispetto a questi cambiamenti normativi e di disposizioni formali, e quindi è in grado di aggiornare le soluzioni dei propri clienti. E ovviamente di offrire la compliance normativa sulle nuove soluzioni di software gestionali intelligenti. Un terzo beneficio dell'ERP italiano per le PMI è connesso all'integrazione dei processi. Con la crescita della PMI e con il crescere delle performance, e quindi nuovi funzioni o processi che diventano oggetto di ERP verticali, la coerenza gestionale deve essere totale. Questa trasparenza digitale tra applicativi e soluzioni deve necessariamente ‘parlare la stessa lingua’. Sia in termini prettamente lessicali (lessico inteso come “complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua”), sia in termini di creazione all'interno delle soluzioni di ERP verticali di API, Application Programming Interface, cioè routine, protocolli o tool, che permettono lo scambio diretto e sicuro dei dati tra le applicazioni e le soluzioni.


Più complicità tra il cliente e il vendor italiano

Questo 'mood' di trasparenza, coerenza, dialogo immediato e sicuro a livello di interfaccia e linguaggio di programmazione è lo stesso che deve maturare tra i 'fattori umani' della relazione commerciale. Una PMI italiana che decide di adottare ERP per la gestione aziendale è meglio che dialoghi con un'azienda che ha i suoi stessi problemi (anche il fornitore di ERP usa gli ERP: i propri, ma li usa) e che deve affrontare giorno per giorno le stesse sfide. È in questa sintonia che deve scattare la 'complicità' tra il cliente e il fornitore di tecnologia, anche perché un ERP software gestionale è un investimento di lunga durata. Un vendor italiano sviluppatore di ERP italiano, che ha maturato nel corso dei decenni esperienza specifica, ha la credibilità necessaria per soddisfare e assistere i clienti.

White Paper PANTHERA - Come scegliere un ERP al tempo della Smart Manufacturing