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Fatturazione elettronica e scheda carburante: cosa cambia da luglio 2018?

Come cambiano le regole per la carta carburante dal 1° luglio 2018 alla luce della legge di Bilancio 2018: fattura elettronica e tracciabilità dei pagamenti.

A partire dal 1° luglio 2018 scatta l'obbligo di emissione della fatturazione elettronica per le cessioni di benzina o gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori. Così ha stabilito la Legge di Bilancio 2018, la n. 205 del 27 dicembre 2017, che ha introdotto numerose novità nel nostro ordinamento con l’obiettivo di prevenire e contrastare con maggiore efficacia l’evasione fiscale e le frodi IVA. Sempre dalla stessa data, infatti, sarà abolita anche la scheda carburante, sostituita dall'obbligo per i soggetti titolari di partita IVA di acquistare carburante solo con pagamenti tracciabili tramite carte di credito, carte di debito o carte prepagate. Scatterà invece il 1° gennaio 2019 l’obbligo di fatturazione elettronica fra privati, altresì detta fatturazione elettronica B2B, che interesserà i rapporti fra professionisti e imprese residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato (cfr. art. 1, comma 916, della Legge di Bilancio). Esonerati da tale obbligo restano i contribuenti che applicano il regime forfettario e il regime dei minimi.

 

I destinatari del provvedimento?

Anzitutto, per quali cessioni di benzina o gasolio sarà operativo il nuovo obbligo di fatturazione e quali ne resteranno escluse? In base a quanto stabilito dalla legge, sono coinvolte le cessioni di carburanti per motori per uso autotrazione oltre alle prestazioni rese da subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici. L’obbligo invece non interessa le cessioni di benzina per motori che fanno parte di gruppi elettrogeni, impianti di riscaldamento, utensili da giardinaggio e così via.

Più precisamente, l’obbligo di emettere fattura elettronica si applica solo per quelle operazioni in cui l’acquirente informi il rivenditore che sta facendo benzina nell’esercizio della propria attività (impresa, arte o professione). Inoltre, l’emissione della fattura stessa dovrà avvenire entro la fine della giornata lavorativa esclusivamente in formato digitale, ossia in formato XML (eXtensible Markup Language) conforme alle specifiche tecniche di cui all’allegato A del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, protocollo n. 86757/2018 del 30/04/2018. Quanto al contenuto della fattura, non sarà necessario inserire il numero della targa né altri elementi identificativi del veicolo, come invece era previsto per la scheda carburante. A ogni modo, ai fini della deducibilità del costo, è consigliabile riportare la targa nel campo “mezzo di trasporto”. Si potrà anche emettere un’unica fattura riepilogativa di tutte le operazioni di approvvigionamento carburante avvenute durante il mese.

 

Pagamenti tracciabili e fatturazione

Anche in questo caso, come già accennato in questo articolo, la direttrice lungo la quale si opererà sarà quella dei pagamenti tracciabili, ossia eseguiti con carte di credito, debito o prepagate (potranno essere impiegati anche assegni bancari, postali, circolari e vaglia cambiari e postali), al fine di ridurre quanto più possibile le violazioni relative all'autocertificazione dei costi dei carburanti. Il mancato rispetto di questa disposizione comporterà l'indeducibilità del costo sostenuto ai fini delle imposte dirette e l'indetraibilità ai fini IVA.

Le fatture elettroniche transiteranno tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, che riceverà le fatture elettroniche in formato XML, effettuerà controlli sulle stesse e provvederà a inoltrarle entro cinque giorni rilasciando un'apposita ricevuta di consegna a chi l'ha inviata. Il modo senza dubbio più pratico per un’azienda di gestire il nuovo processo di fatturazione elettronica attiva e passiva è quello di dotarsi di una soluzione informatica che faccia da hub tra la contabilità e lo SdI, rendendo assolutamente semplice e automatico questo processo. Sisthema informatica e sistemi ha predisposto la soluzione FP a disposizione sia dei propri clienti sia di chi, previa realizzazione di un’interfaccia, voglia integrarla con il proprio gestionale, qualunque esso sia.  

Va inoltre ricordato che la Legge di Bilancio ha introdotto anche l’obbligatorietà di archiviare digitalmente, a norma, per dieci anni, tutte le fatture attive e passive. Anche in questo caso Sisthema supporta le PMI con un servizio di total outsourcing, che consente loro di essere perfettamente adempienti manlevandole dagli oneri di una gestione in house dell’archiviazione. Il tutto con costi assolutamente competitivi, parametrizzati sul numero di documenti da archiviare.

 

Cosa rischia chi non si adegua?

Ma quali sono i rischi per chi non si adegua a quanto indicato dalla legge? In caso di inosservanza sono previste sanzioni amministrative comprese tra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non documentato o registrato in modo inadeguato (art. 6 del Decreto Legislativo n. 417/97). A tale proposito si sottolinea che, secondo quanto disposto dalla normativa attuale, una fattura non emessa nel formato corretto e non trasmessa tramite Sdl viene considerata come non emessa.

Recentemente tuttavia, in risposta alle numerose voci critiche provenienti dalle associazioni di categoria, è allo studio un emendamento alla legge che consentirebbe l’utilizzo della scheda carburante fino alla fine del 2018 senza incorrere in sanzioni, attuando così un regime a doppio binario.

 

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